RECENSIONE-Nuovo manuale della diagnosi differenziale dei fiori di Bach

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Nuovo manuale della diagnosi differenziale dei fiori di Bach  – RECENSIONE

Voto: [usr 5]

Prima pubblicazione: 2012
Autore: Ricardo Orozco
Parole chiave: Fiori di Bach, Analisi comparata delle essenze

Nuovo manuale della diagnosi differenziale dei fiori di Bach

Il “Nuovo manuale della diagnosi differenziale dei fiori di Bach“, scritto da Ricardo Orozco è stato pubblicato per la prima volta in Italia nel 2012 da Ed. Centro di benessere Psicofisico.

Ricardo Orozco (1956) si è laureato nel 1982 in medicina presso l’Università di Barcellona. E’ floriterapeuta dal 1984 e insegnante dal 1993. E’ considerato una delle massime autorità a livello internazionale nel campo della floriterapia di Bach. Il suo lavoro sui principi transpersonali ha dato un notevole contributo al perfezionamento della terapia floreale. È autore di 7 libri sui fiori di Bach.

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Il “Nuovo manuale della diagnosi differenziale dei fiori di Bach” è, come dice il titolo, un compendio di diagnosi differenziale tra fiori di Bach, ovvero un saggio in cui i 38 fiori di Bach vengono messi a confronto tra di loro per evidenziarne le caratteristiche e le differenze ed aiutare così i terapeuti a comprendere meglio le sfumature di ogni fiore.

È un libro dedicato infatti principalmente ai terapeuti o comunque ad un’utenza di principianti, il cui interesse sia di approfondire molto la comprensione dello spettro d’azione dei fiori di Bach. Non è un libro dedicato al principiante che muove le prime mosse nel mondo dei fiori (se sei un principiante, puoi scaricare gratuitamente il nostro e-book sui fiori di Bach di oltre 180 pagine – istruzioni in fondo all’articolo).

Il “Nuovo manuale della diagnosi differenziale dei fiori di Bach“, negli intenti dell’autore, va a sostituire il precedente “Fiori di Bach – analisi comparata delle essenze” scritto a quattro mani con Clemente Sanchez ed edito in Italia nel 2001. Sono passati 11 anni quindi, e Ricardo Orozco ha ulteriormente affinato la conoscenza dei fiori, scrivendo questo libro diverso proprio nella struttura di fondo, rispetto al primo.

Ciò che come lettore mi appassiona e colpisce maggiormente è l’utilizzo dei Territori Condivisi, concetto già noto da tempo a chi frequenta i seminari di Orozco, in cui l’autore specifica un concetto fondamentale nella comprensione dei fiori di Bach, i territori condivisi appunto, ovvero le aree d’azione che vengono a sovrapporsi tra due o tre fiori.

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In questa visione quindi, i fiori di Bach non sono più visti rigidamente come parti separate, ma infine le loro azioni sovrapposte e rese fluide, come in realtà è la psiche dell’essere umano.

Nel disegno qui sotto, estratto dal libro, puoi vedere nel Grafico 1, il modello statico; nel Grafico 2, quello dinamico con i territori condivisi, in cui i fiori condividono uno spazio d’azione comune e questo ci permette di entrare maggiormente nel significato del fiore stesso e dell’uso che ne faremo con le persone.

Nuovo manuale della diagnosi differenziale dei fiori di Bach

Un concetto che da sempre viene passato dal Bach Centre, ovvero dagli “eredi ufficiali” del medico gallese ideatore del metodo, è la “simplicity“, ovvero che i fiori di Bach sono semplici e non vanno complicati.

Il problema nella società contemporanea è che l’uomo è diventato più complicato, ha più sovrastrutture rispetto all’uomo del 1936 di Edward Bach. Lo stesso Orozco scrive: “Forse la questione di fondo è che, pur arrivando al consenso unanime, senza dubbio arbitrario, che i fiori di Bach sono semplici, risulterebbe comunque assurdo sostenere che la mente e il mondo emozionale lo sono nella stessa misura“.

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Ecco quindi che questo libro contiene una mappa per orientarsi nel delicato, e a volte complesso, mondo delle emozioni umane, e lo fa in punta di piedi, passando per i punti in comune delle caratteristiche psicologiche viste dall’ottica dei fiori di Bach, come nell’esempio del disegno qui sopra, in cui ELMOAKROCK WATER fanno tutti parte del nucleo di personalità ossessiva.

L’altra fondamentale caratteristica del “Nuovo manuale della diagnosi differenziale dei fiori di Bach” è quella degli aspetti differenziali. Quindi, oltre a trovarne i punti comuni, l’autore ne scopre le significative differenze.

Questo guardare i fiori da un doppio punto di vista ci permette di comprenderli davvero a fondo e fa di questo testo un capitolo fondamentale per chi studia e vuole comprendere davvero i fiori di Bach.

Le analisi differenziali non sono molte, 22 in tutto. Molte meno rispetto al primo libro in cui Orozco ha fatto differenziali, ma lo scopo, che lo stesso autore sottolinea nella prefazione, non è tanto di trovare tutte le combinazioni possibili, quanto piuttosto di trovare quelle essenziali e, in questa frase lo scrivente riconosce il lavoro fatto da Orozco sugli stili di personalità secondo la psicologia contemporanea.

Ecco i capitoli che troverai all’interno del libro (che sono le analisi differenziali):

Cap.I: La paura: uno dei pilastri della floriterapia
Cap.II: Elm-Oak-Rock Water
Cap.III: Cerato-Scleranthus
Cap.IV: Clematis-Water Violet-Wild Rose
Cap.V: Mimulus-Water Violet
Cap.VI: Water Violet-Rock Water
Cap.VII: Mimulus-Centaury-Larch
Cap.VIII: Larch-Gorse
Cap.IX: Gorse-Wild Rose
Cap.X: Agrimony-Heather
Cap.XI: Agrimony-Centaury
Cap. XII: Impatiens-Vervain
Cap.XIII: Vervain-Vine
Cap.XIV: Willow-Holly_Beech
Cap.XV: Chicory-Heather
Cap.XVI: Chicory-Red Chestnut-Centaury
Cap.XVII: Chicory-Vine
Cap.XVIII: Cherry Plum-Holly
Cap.XIX: Cherry Plum-White CHestnut
Cap.XX: Gentian-Gorse
Cap.XXI: Gentian-Mustard
Cap.XXII: Hornbeam-Olive
Cap.XXIII: Aspen-Sweet Chestnut-Cherry Plum

Per chi già comprende di fiori, il solo leggere i capitoli del libro rende chiara l’idea dell’importanza di studiare questo testo per approfondire al meglio le differenze e i territori condivisi tra i vari fiori.

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